Pizza rapida e focaccia alla cipolla

Questa sera ho avuto ospiti inattesi, ma sempre graditi, e molto affamati devo ammettere.
Purtroppo però sono arrivati in orario di chiusura supermercato, ma per fortuna a casa mia non mancano mai farina, lievito, pelati, mozzarella..e quel che c’è.
Non poteva capitarmi occasione migliore per sfogarmi un po’ ad impastare, infornare, guarnire;
Per prima cosa ho impastato la focaccia alla scamorza (non ne avevo ed ho usato la mozz. di bufala) e cipolla di Fiordizucca (guardate le sue foto, ne vale la pena!), da tempo aspettavo il momento giusto per gustarla; ma non avendo programmato la serata con ospiti, non avevo nulla da offrire nel frattempo (1 ora di lievitazione, più 1/2 cottura), quindi ho deciso di restare a tema (pane a salame sono buonissimi, non c’entravano molto con la focaccia) cercando una ricetta veloce: la pizza rapida di Jamie Oliver (la ricetta 4 anni fa l’avevo trovata qui, ora non c’è più – ma è vero, una volta c’era!) ma quanto bravo e quanto carino non è questo ragazzo, isnt’ he?
Quindi, mentre la pasta lievitava (più sotto c’è la ricetta), ho impastato e sfornato 3 pizze rapide,
così:

Ingredienti pizza: 1 kg di farina speciale per pane (io ho usato 1/3 manitoba, 2/3 “00”) 20 gr di lievito di birra secco attivo, 1 cucchiaio di sale, 1 cucchiaio di zucchero, 1/2 lt di acqua tiepida, 2 cucchiai di olio extra v., passata di pomodoro (io aggiunto qualche pomodorino tagliato a cubettini), aglio, origano (non l’ho messo).

Preparazione: riscaldare il forno alla temperatura massima, il mio arriva a 230°.
In una terrina mescolare il pomodoro con l’aglio (io ho usato aglio in polvere), l’olio, una presa di sale, chi vuole mette peperoncino, origano, boh..
Fare una fontana con la farina, aggiungere il lievito, il sale, lo zucchero, e poi l’acqua pian piano e incominciare ad impastare ben bene, finchè l’impasto non sarà ben liscio e morbido; dare la forma di un filone, e tagliarlo in 10 pezzi.
Preparare un foglio di carta da forno, (la ricetta originale prevedeva la carta stagnola, ma mi trovo bene lo stesso con la carta da forno), leggermente oliata ed infarinata, stendere i pezzi di pasta con le mani, fino ad ottenere una pasta sottile. Se volete potete fare una semplice focaccia per iniziare, come questa (tanto ce di pasta, ci si può sbizzarrire con gli ingredienti!)
quindi condire il disco di pizza con olio e rosmarino a pezzetti,
ed infornare a temperatura raggiunta.
Io ho posizionato la teglia nel penultimo ripiano prima del grill, con il forno statico, per 12-13 minuti (mi regolo con il colore della pasta), poi l’ho tagliata a spicchi e l’ho accompagnata con del petto d’oca affumicato.
Intanto che gli ospiti si sbafavano la prima infornata, io procedevo con la seconda, questa l’ho fatta stile pizza classica margherita, condita con il pomodoro condito, pezzetti di mozz. di bufala e via in forno per altri 14 min circa.


Alla fine ne ho fatte 3, una solo pasta, una margherita, ed una con la cipolla, la pasta avanzata l’ho stesa, con i fogli di carta da forno ben oliati ed infarinati e l’ho messa in congelatore arrotolata
Poi, ho proseguito con la focaccia di cipolle di Fiore, che nel frattempo era arrivata a lievitazione e mi stavo scordando di scrivere la ricetta (l’ho adattata con quello che avevo):
Ingredienti: 500gr di farina “00”, 1 bustina di lievito di birra secco attivo da 7gr, 2 cucchiaini di zucchero, 1 cucchiaio di sale, acqua tiepida quanto basta
Ingredienti per il ripieno: 3 cipolle bianche grandi, una mozzarella di bufala da 300gr, un bicchiere di passata di pomodoro, olio extra v., sale.

Preparazione: Mescolare gli ingredienti secchi, e poi aggiungere poco alla volta l’acqua fino ad ottenere un impasto omogeneo, impastare bene per 10 min. Far lievitare in luogo caldo per 1 ora (per me sopra al termosifone, ma la ricetta originale prevedeva il forno spendo, fatto riscaldare a 50°) .
Nel frattempo, tagliare a rondelle le cipolle, e farle appassire con un po’ d’olio, poi aggiungere la passata, e salare; proseguire la cottura a fuoco basso per 20 min. circa.
A lievitazione terminata, impastare poco e stendere nella placca da forno, sempre rivestita con la carta oleata.
Disporre sopra l’impasto le cipolle cotte nella passata e la mozzarella fatta un po’ sgocciolare e sfilacciata (io qui ho aggiunto un po’ di montasio grattugiato – sono fissata con il montasio), infornare a 220° per 30-40 min (ricetta originale prevedeva 25 min, ma la mia era ancora cruda).
Uno spettacolo di cena! La focaccia era grande grande, tant’è che ce anche per domani a mezzogiorno, l’autrice dice che dovrebbe essere ancor più buona.

Zuppa di Cipolle

E’ una zuppa liberamente ispirata alla “soupe d’Onion” francese, quindi non me ne voglia nessuno se non è perfetta; così l’ho mangiata non in Francia, perché ci sono sempre stata solo d’estate, e questa non è una zuppa da mangiarsi quando fa caldo, ma a Dresda, dove c’è un Bistro proprio vicino alla Semperoper, molto carino e per nulla caro come può sembrare, meta fissa delle nostre cene; bei ricordi!

Sicuramente è un piatto gustoso e goloso, economico, e riscaldante!

Ingredienti (4 persone): 3 cipolle dorate grandi, 1 cucchiaio raso di farina, 1lt brodo di gallina(o se preferite, brodo vegetale), pane per crostini, burro e montasio stagionato q.b.

Preparazione: tagliare a rondelle le cipolle, e farle soffriggere con un po’ di burro a fiamma bassa. Quando saranno appassite, aggiungere il cucchiaio di farina e alzare la fiamma, fino a far dorare la farina, girando sempre per evitare che si attacchi.
A questo punto unire il brodo, mescolare, salare, mettere il coperchio e lasciar cuocere per 40 min sempre a fiamma bassa.
Nel frattempo preparare i crostini: tagliare il pane a fette, (io ho usato una ciabatta) e metterlo in forno con il grill acceso finché non avrà preso colore,
poi imburrare e coprire i crostini con il formaggio grattugiato; di nuovo ripassare in forno fino a far fondere il formaggio.
Disporre 2-3 crostini nel piatto, aggiungere la zuppa e servire con altri crostini a parte.

Polpette con cipolla


Era da un po’ di tempo che non facevo le polpette, o per pigrizia, o per mancanza di ingredienti, ma tant’è che l’altra sera guardando il meme di ape, m’è venuta voglia di farle!
Non avevo tanti ingredienti che uso solitamente, per esempio di carne avevo solo 4 svizzere di bovino, niente carne bianca, niente prosciutto o mortadella, né patate, né prezzemolo, ma sono venute buonissime lo stesso.

Ingredienti: circa 600 gr di carne rossa macinata, 1 uovo, 3 cipolle dorate (di solito uso il porro), un bicchiere di vino bianco, latte q.b., mollica di pane vecchio, sale, pepe, paprika, grana, pane grattugiato, olio extra vergine d’oliva.

Procedimento: intanto preparare la cipolla, tagliata a tocchettini e soffritta in un po’ d’olio evo, poi sfumata con il bicchiere di vino bianco.
Mettere in ammollo il pane nel latte, poi strizzare ed aggiungere a tutti gli altri ingredienti

mescolare schiacciando bene con la forchetta, o con le mani, e se troppo umido aggiungere un po’ di pane grattugiato oppure un po di vino bianco.
Fare tante polpettine, io preferisco farle non troppo grandi, altrimenti non mi vengono ben cotte dentro.
Con metà dell’impasto ho cotto le polette in forno, 180° per 25 min circa, fino alla doratura, e l’altra metà l’ho cotta in padella con un po’ d’olio e all’ultimo ho aggiunto una spruzzatina di vino bianco; risultato: buone entrambe, ma quelle in padella sono risutate più gustose e pronte in meno tempo; però al forno sono più pratiche, non si sporca il fornello con schizzi d’olio e non si impuzza la cucina, ed in una sola infornata se cuociono parecchie.

I Ricciarelli

Cercavo la ricetta dei ricciarelli da parecchio tempo, ma all’evidenza cercavo nei posti sbagliati, alla fine l’ho trovata quando cercavo altro!
Va sempre a finire così…quando cerco una cosa, non la trovo, ma questa volta ho trovato i Ricciarelli, grazie al sito Kucinare e a Candy che ha postato la ricetta.
Purtroppo non avevo le arance candite, quindi ho improvvisato con delle scorzette di arance forse semi-candite, il risultato è stato ottimo, ma una volta proverò a farli con le arance candite come da ricetta originale.

Ingredienti (per due teglie di biscotti) : 260 gr. di mandorle pelate, 260 gr. di zucchero semolato, la buccia (senza il bianco) di due arance, 60 gr. di chiare d’uovo a temperatura ambiente, 6 gr. di mandorle amare, 3 gr. di lievito per dolci, 1 bustina di vanillina, zucchero a velo.

Procedimento:
Prima ho fatto le scorzette, pelando le arance con il pela patate, poi le ho fatte bollire tre volte in un pentolino con l’acqua, cambiando l’acqua dopo 3-4 minuti dal bollore (serve a far togliere l’amaro, come suggerito da gennarino.org). Successivamente ho fatto uno sciroppo un po’ denso, con un dito d’acqua e alcuni cucchiai di zucchero (per provare, ho fatto tutto ad occhio..purtroppo) al bollore ho aggiunto le scorzette asciutte, che ho fatto bollire finché mi sembravano ben lucide
poi le ho fatte asciugare su una gratella.
La parte delicata viene ora, macinare tutte le mandorle, con le scorzette d’arancia ed un cucchiaio di zucchero, ed il risultato dovrà essere una specie di farina;
l’importante è non scaldare troppo l’impasto, quindi io facevo andare un po’ il tritatutto, poi lo fermavo, mescolavo, e ancora, il tutto tra pause e tritate è durato più di 30 min.
Passo successivo è montare le chiare a neve, a temperatura ambiente si montano prima e meglio, quindi si uniscono alla farina di mandorle e agli altri ingredienti e si otterrà una specie di pasta frolla, fare dei filoncini “infarinati” nello zucchero a velo

schiacciarli un pochino e tagliare a rombi
disporli sulla placca, ricoperta da carta da forno, abbastanza distanziati perché il volume aumenta fino al doppio di quello iniziale.
Informare a 170° forno statico per 10-12 minuti fino ad avere un colorino appena appena dorato, non di più, altrimenti c’è il rischio che diventino troppo secchi (appena usciti dal forno saranno morbidissimi, poi si induriranno)
Sono favolosi, anche dopo giorni, sempre profumati!

Voglia di Colore – Crema di Zucca e Pistacchi

Ho voglia di mangiare colorato, arancione in modo particolare, per contrastare il grigiume che c’è fuori.
Ieri sera c’era una nebbia pazzesca, freddo umido;
insomma, che bello gustarsi questa zuppa colorata, con il caminetto accesso, nella tranquillità del dopo-lavoro.


Ingredienti: 1 Zucca – in questo caso io ho usato quelle arancione chiaro, a forma di pera, non mi ricordo il nome della qualità, ma si possono utilizzare anche le altre quelle con la buccia verde, l’importante è che la zucca sia buona naturalmente, poi a seconda del risultato si diluisce con più o meno acqua.
1 costa di sedano (in questa versione con l’aggiunta dell’arancia, preferisco il sedano, altrimenti uso il porro)
olio d’oliva extra
sale a piacere
gli spicchi di mezza arancia senza pellicina
qualche pistacchio e/o erba cipollina

Procedimento: io preferisco prima mettere in forno i pezzi di zucca con la buccia, perché per me sbucciare le zucche a crudo è un’impresa che mi toglie tutta la pazienza.
Quindi faccio semi-cuocere in forno statico per 30 min a 180° (finché i pezzi risulteranno teneri ma non spappololsi de tutto) poi tolgo la buccia con il coltello e aggiungo i cubetti di zucca nel soffritto di solo sedano nell’olio d’oliva.
Mescolare la zucca con il sedano, poi aggiungere acqua fino a coprire il tutto,
mettere il coperchio e far cuocere finché la zucca non si spappoli del tutto (dipende dal tipo di zucca, per questa ho impiegato 30 minuti a fuoco moderato)
poi aggiungere sale a piacere, e passare tutto con il minipimer.
Servire aggiungendo pezzettini degli spicchi d’arancia e cospargere la superficie con pistacchi sminuzzati grossolanamente e/o erba cipollina.

Non sono l’unica ad avere voglia di colore, lui ultimamente preferisce il divano arancione a tutti gli altri posti dove di solito va a dormire:

Food-Shopping a Berlino

Questo è il Red Dragon, novità assoluta per me, assieme ad altri frutti più o meno conosciuti, tipo il frutto della Passione, l’ugli e un frutto thai dal nome impronunciabile (tant’è che non lo ricordo)

tutto acquistato nel reparto ortofrutta al KaDeWe, enoooorme centro commerciale di lusso a Berlino, che secondo la mia cool-guida StyleCity Berlin è un “ORGIA DI CIBO“, nonché il più grande dei grandi magazzini d’Europa continentale; ebbene, al 6° piano, c’è la Food Hall, che merita una visita perché se state cercando qualsiasi cibaria, qui avrete grandi possibilità di trovarla, solo per rendere l’idea, il reparto spezie è lungo come la corsia della pasta+riso+scatolame vario+olii e aceti della Supermercato Pam della mia città (quanto in metri? non so, ..grandino insomma)
Purtroppo foto e cani non sono permessi, e non avendo una spycam, non mi è riuscito d’immortalare cotanto bendidio.

Qui sempre ho trovato il verde in polvere, urra!! anch’io ho il Matcha!

con tanto di aggeggio-sbattitore e cucchiaino non cucchiaino dosatore, purtroppo però non ho capito un tubo delle istruzioni su come farlo, dosi, mescolare, etc.. perché la commessa carinissima non spiaccicava una parola di inglese ed aveva fretta di mollarmi.
Aspetterò qualche consiglio…o cercherò in rete.
Quel pacchettino che si vede nella foto è una tavoletta, in origine erano due ma non son riuscita a fare una foto a quella con il ripieno al matcha perché è stata divorata,

è una massa di mandorle, miele, ginger o matcha racchiusa in un’ostia (wheat-wafer) buonissima!! chi ha idea di come si possa riprodurre in casa, lo dica!
perfavore..perfavore..

Infine, ci sono loro, i miei cioccolatini commerciali preferiti,
gli Australian Homemade Chocolates!
scoperti 7 anni fa ad Amsterdam, son diventati una vera fissa, del tipo:
G: “Dove andiamo in vacanza quest’anno?”
I: “A Berlino
G: “Vediamo se ci ‘sta un negozio dei cioccolatini Australiani!”
Quello fotografato in primo piano è uno dei DREAMERS, ripieno di marzapane, ricoperto di cioccolato fondente – quello con la Tartaruga per intenderci –
beh, se non li avete mai assaggiati, vi auguro di farlo quanto prima!
Io corro ad assaggiare gli altri prima che finiscano nella bocca di mio marito!

Auguri!

Mi vergogno, è quasi un mese che non posto nulla di nuovo, ed ho aperto questo food blog da meno di due mesi…incominciamo bene!
Intanto pubblico le foto degli acquisti, freschi freschi, che mi son portata dalle vacanze appena finite (sob sob ) trascorse tra Berlino e Dresda.

Poi pubblicherò tutte le foto delle ricettine eseguite in questo mese, anche se in ritardo ci sono le specialità Natalizie: GingerBread, i Ricciarelli, e il Semifreddo allo Zabaione ed amaretti; poi i Canestrei con la polenta e la Focaccia ai Semini.

Coniglio "come lo fa la mia mamma"

Questa ricetta, nella mia famiglia ce la tramandiamo da generazioni, cosi lo faceva mia nonna, così lo fa mia mamma, e così lo faccio io…e spero un giorno anche i miei figli, se piacerà 🙂 !
Importante: I tempi per la marinatura. Io l’ho lasciato marinare 24 ore in frigo, come minimo ci deve stare una notte, questo per ammorbidire la carne e togliere il sapore un po’ selvatico che c’è se il coniglio non è giovane, se invece il coniglio è giovane, secondo mia mamma non va fatta la marinatura.

Ingredienti:
un coniglio, io non l’ho mai comprato dal macellaio o al super, uso solo quelli ruspanti.
per la marinatura: 1 bottiglia di vino, in questo caso ho usato vino rosso (cabernet), ma si può usare benissimo vino bianco, pepe nero in grani, 2 foglie d’alloro, un cipollotto tagliato a fette, qualche pezzetto di carota e sedano;
Carota, sedano, cipolla per il soffritto,
Olio extra vergine d’oliva q.b.
sale.

Marinatura:
Mettere i tranci di coniglio in una terrina (non metallica) versarci il vino, diluito con acqua, in modo che copra interamente la carne, aggiungere 8-9 grani di pepe, foglie d’alloro, e la cipollata tagliata a fette, e i pezzetti di carota e sedano; rigirare il tutto, coprire e lasciare in frigo almeno per una notte.

Cottura:
preparare il soffritto di cipolla, sedano, carota, (il mio era abbondante, vedi foto) con un po’ di olio extra v., quando la cipolla sarà leggermente imbiondita, adagiare i pezzi di carne, cercando di disporli non accavallati, far”sfrigolare” bene la carne da ambo i lati, finché avrà un colorito più chiaro; poi aggiungere pian piano un po’ di vino della marinatura, far asciugare, e salare a gusto, io in tutto avrò messo un cucchiaino di sale, ma a me non piace molto salato. Mettere il coperchio sulla pentola, e cuocere per un oretta, verificando che non si asciughi troppo ed eventualmente aggiungere vino della marinata quanto basta.


Il coniglio sarà pronto quando avrà un aspetto brunito, e infilando una forchetta nella carne, risulterà morbida e i pezzetti si staccheranno senza fatica, al più, aprite un pezzo e verificate.

Si può accompagnare alla polenta, e a delle verdure stufate tipo del radicchio tardivo con il porro.

Melt-in-Your-Mouth Chocolate Cake

…e anche questa ricetta l’ho presa qui:
http://chocolateandzucchini.com
è di semplicissima realizzazione, ma di gusto squisito, con la croccantezza dell’esterno e lo sciogliersi in bocca del cioccolato dell’interno.
Quello che conta è avere un cioccolato molto buono con un’alta percentuale di cacao (io ho utilizzato lindt 85%) ed un buon burro.
Come giustamente indica CZ è preferibile farla il giorno prima, o la mattina per la sera,
perché poi deve stare in frigo a riposare; non che non sia buona calda…anzi!!

Ingredienti: 200gr burro, 200 gr di cioccolato, 250gr di zucchero, 5 uova, 1 cucchiaio di farina (io ho provato con e senza, e senza preferisco, visto che l’ interno rimane morbido ed umido, preferisco che non si senta la farina)

Preparazione: accendere il forno a 200°, imburrare ed infarinare o foderare con carta da forno una tortiera delle dimensioni di 20 cm circa.
Far sciogliere il burro e il cioccolato a bagnomaria o al microonde, a bassa temperatura. Aggiungere lo zucchero e far raffreddare; unire le uova, una ad una, sbattendo bene con la frusta, ed aggiungere se volete il cucchiaio di farina.
Versare l’impasto nella tortiera ed infornare per 25 minuti, quindi far raffreddare un po’, estrarre la torta e far raffreddare completamente sopra una gratella.
Quindi riporla in frigo ed aspettare 🙂 ne vale la pena, è squisita!

Il mio pacchetto della Felicità!


Eccolo!
E’ arrivato, e mi ha cambiato la serata, che bello!!
E’ bellissimo ricevere una sorpresa, sopratutto quando la sorpresa è stata confezionata con cura, creatività, e generosità.
Grazie Monia, mi hai fatto felice!
E grazie anche al gran direttore d’ orchestra, Fiore, a quante cose sai fare? ma quante ne inventi? sei miiitica.

Il mio pacchetto è formato da un vasetto di marmellata di fichi neri, uva bianca e noci (..mmm me lo vedo già come possibile ripeno per dei ravioli di pasta frolla), poi c’è un vasetto di castagne al miele (non ho neanche fatto in tempo ad aprirlo, le abbiamo già finite, non sono riuscita a fotografarle, la gola ha avuto la meglio)

e delle ciambelline all’anice che proverò domattina per colazione, confezionate in una scatola di legno dipinta da Monia!! è bellissima!

Insomma..grazie, grazie, grazie!