Polpette con cipolla


Era da un po’ di tempo che non facevo le polpette, o per pigrizia, o per mancanza di ingredienti, ma tant’è che l’altra sera guardando il meme di ape, m’è venuta voglia di farle!
Non avevo tanti ingredienti che uso solitamente, per esempio di carne avevo solo 4 svizzere di bovino, niente carne bianca, niente prosciutto o mortadella, né patate, né prezzemolo, ma sono venute buonissime lo stesso.

Ingredienti: circa 600 gr di carne rossa macinata, 1 uovo, 3 cipolle dorate (di solito uso il porro), un bicchiere di vino bianco, latte q.b., mollica di pane vecchio, sale, pepe, paprika, grana, pane grattugiato, olio extra vergine d’oliva.

Procedimento: intanto preparare la cipolla, tagliata a tocchettini e soffritta in un po’ d’olio evo, poi sfumata con il bicchiere di vino bianco.
Mettere in ammollo il pane nel latte, poi strizzare ed aggiungere a tutti gli altri ingredienti

mescolare schiacciando bene con la forchetta, o con le mani, e se troppo umido aggiungere un po’ di pane grattugiato oppure un po di vino bianco.
Fare tante polpettine, io preferisco farle non troppo grandi, altrimenti non mi vengono ben cotte dentro.
Con metà dell’impasto ho cotto le polette in forno, 180° per 25 min circa, fino alla doratura, e l’altra metà l’ho cotta in padella con un po’ d’olio e all’ultimo ho aggiunto una spruzzatina di vino bianco; risultato: buone entrambe, ma quelle in padella sono risutate più gustose e pronte in meno tempo; però al forno sono più pratiche, non si sporca il fornello con schizzi d’olio e non si impuzza la cucina, ed in una sola infornata se cuociono parecchie.

I Ricciarelli

Cercavo la ricetta dei ricciarelli da parecchio tempo, ma all’evidenza cercavo nei posti sbagliati, alla fine l’ho trovata quando cercavo altro!
Va sempre a finire così…quando cerco una cosa, non la trovo, ma questa volta ho trovato i Ricciarelli, grazie al sito Kucinare e a Candy che ha postato la ricetta.
Purtroppo non avevo le arance candite, quindi ho improvvisato con delle scorzette di arance forse semi-candite, il risultato è stato ottimo, ma una volta proverò a farli con le arance candite come da ricetta originale.

Ingredienti (per due teglie di biscotti) : 260 gr. di mandorle pelate, 260 gr. di zucchero semolato, la buccia (senza il bianco) di due arance, 60 gr. di chiare d’uovo a temperatura ambiente, 6 gr. di mandorle amare, 3 gr. di lievito per dolci, 1 bustina di vanillina, zucchero a velo.

Procedimento:
Prima ho fatto le scorzette, pelando le arance con il pela patate, poi le ho fatte bollire tre volte in un pentolino con l’acqua, cambiando l’acqua dopo 3-4 minuti dal bollore (serve a far togliere l’amaro, come suggerito da gennarino.org). Successivamente ho fatto uno sciroppo un po’ denso, con un dito d’acqua e alcuni cucchiai di zucchero (per provare, ho fatto tutto ad occhio..purtroppo) al bollore ho aggiunto le scorzette asciutte, che ho fatto bollire finché mi sembravano ben lucide
poi le ho fatte asciugare su una gratella.
La parte delicata viene ora, macinare tutte le mandorle, con le scorzette d’arancia ed un cucchiaio di zucchero, ed il risultato dovrà essere una specie di farina;
l’importante è non scaldare troppo l’impasto, quindi io facevo andare un po’ il tritatutto, poi lo fermavo, mescolavo, e ancora, il tutto tra pause e tritate è durato più di 30 min.
Passo successivo è montare le chiare a neve, a temperatura ambiente si montano prima e meglio, quindi si uniscono alla farina di mandorle e agli altri ingredienti e si otterrà una specie di pasta frolla, fare dei filoncini “infarinati” nello zucchero a velo

schiacciarli un pochino e tagliare a rombi
disporli sulla placca, ricoperta da carta da forno, abbastanza distanziati perché il volume aumenta fino al doppio di quello iniziale.
Informare a 170° forno statico per 10-12 minuti fino ad avere un colorino appena appena dorato, non di più, altrimenti c’è il rischio che diventino troppo secchi (appena usciti dal forno saranno morbidissimi, poi si induriranno)
Sono favolosi, anche dopo giorni, sempre profumati!

Voglia di Colore – Crema di Zucca e Pistacchi

Ho voglia di mangiare colorato, arancione in modo particolare, per contrastare il grigiume che c’è fuori.
Ieri sera c’era una nebbia pazzesca, freddo umido;
insomma, che bello gustarsi questa zuppa colorata, con il caminetto accesso, nella tranquillità del dopo-lavoro.


Ingredienti: 1 Zucca – in questo caso io ho usato quelle arancione chiaro, a forma di pera, non mi ricordo il nome della qualità, ma si possono utilizzare anche le altre quelle con la buccia verde, l’importante è che la zucca sia buona naturalmente, poi a seconda del risultato si diluisce con più o meno acqua.
1 costa di sedano (in questa versione con l’aggiunta dell’arancia, preferisco il sedano, altrimenti uso il porro)
olio d’oliva extra
sale a piacere
gli spicchi di mezza arancia senza pellicina
qualche pistacchio e/o erba cipollina

Procedimento: io preferisco prima mettere in forno i pezzi di zucca con la buccia, perché per me sbucciare le zucche a crudo è un’impresa che mi toglie tutta la pazienza.
Quindi faccio semi-cuocere in forno statico per 30 min a 180° (finché i pezzi risulteranno teneri ma non spappololsi de tutto) poi tolgo la buccia con il coltello e aggiungo i cubetti di zucca nel soffritto di solo sedano nell’olio d’oliva.
Mescolare la zucca con il sedano, poi aggiungere acqua fino a coprire il tutto,
mettere il coperchio e far cuocere finché la zucca non si spappoli del tutto (dipende dal tipo di zucca, per questa ho impiegato 30 minuti a fuoco moderato)
poi aggiungere sale a piacere, e passare tutto con il minipimer.
Servire aggiungendo pezzettini degli spicchi d’arancia e cospargere la superficie con pistacchi sminuzzati grossolanamente e/o erba cipollina.

Non sono l’unica ad avere voglia di colore, lui ultimamente preferisce il divano arancione a tutti gli altri posti dove di solito va a dormire:

Auguri!

Mi vergogno, è quasi un mese che non posto nulla di nuovo, ed ho aperto questo food blog da meno di due mesi…incominciamo bene!
Intanto pubblico le foto degli acquisti, freschi freschi, che mi son portata dalle vacanze appena finite (sob sob ) trascorse tra Berlino e Dresda.

Poi pubblicherò tutte le foto delle ricettine eseguite in questo mese, anche se in ritardo ci sono le specialità Natalizie: GingerBread, i Ricciarelli, e il Semifreddo allo Zabaione ed amaretti; poi i Canestrei con la polenta e la Focaccia ai Semini.

Food-Shopping a Berlino

Questo è il Red Dragon, novità assoluta per me, assieme ad altri frutti più o meno conosciuti, tipo il frutto della Passione, l’ugli e un frutto thai dal nome impronunciabile (tant’è che non lo ricordo)

tutto acquistato nel reparto ortofrutta al KaDeWe, enoooorme centro commerciale di lusso a Berlino, che secondo la mia cool-guida StyleCity Berlin è un “ORGIA DI CIBO“, nonché il più grande dei grandi magazzini d’Europa continentale; ebbene, al 6° piano, c’è la Food Hall, che merita una visita perché se state cercando qualsiasi cibaria, qui avrete grandi possibilità di trovarla, solo per rendere l’idea, il reparto spezie è lungo come la corsia della pasta+riso+scatolame vario+olii e aceti della Supermercato Pam della mia città (quanto in metri? non so, ..grandino insomma)
Purtroppo foto e cani non sono permessi, e non avendo una spycam, non mi è riuscito d’immortalare cotanto bendidio.

Qui sempre ho trovato il verde in polvere, urra!! anch’io ho il Matcha!

con tanto di aggeggio-sbattitore e cucchiaino non cucchiaino dosatore, purtroppo però non ho capito un tubo delle istruzioni su come farlo, dosi, mescolare, etc.. perché la commessa carinissima non spiaccicava una parola di inglese ed aveva fretta di mollarmi.
Aspetterò qualche consiglio…o cercherò in rete.
Quel pacchettino che si vede nella foto è una tavoletta, in origine erano due ma non son riuscita a fare una foto a quella con il ripieno al matcha perché è stata divorata,

è una massa di mandorle, miele, ginger o matcha racchiusa in un’ostia (wheat-wafer) buonissima!! chi ha idea di come si possa riprodurre in casa, lo dica!
perfavore..perfavore..

Infine, ci sono loro, i miei cioccolatini commerciali preferiti,
gli Australian Homemade Chocolates!
scoperti 7 anni fa ad Amsterdam, son diventati una vera fissa, del tipo:
G: “Dove andiamo in vacanza quest’anno?”
I: “A Berlino
G: “Vediamo se ci ‘sta un negozio dei cioccolatini Australiani!”
Quello fotografato in primo piano è uno dei DREAMERS, ripieno di marzapane, ricoperto di cioccolato fondente – quello con la Tartaruga per intenderci –
beh, se non li avete mai assaggiati, vi auguro di farlo quanto prima!
Io corro ad assaggiare gli altri prima che finiscano nella bocca di mio marito!

Coniglio "come lo fa la mia mamma"

Questa ricetta, nella mia famiglia ce la tramandiamo da generazioni, cosi lo faceva mia nonna, così lo fa mia mamma, e così lo faccio io…e spero un giorno anche i miei figli, se piacerà 🙂 !
Importante: I tempi per la marinatura. Io l’ho lasciato marinare 24 ore in frigo, come minimo ci deve stare una notte, questo per ammorbidire la carne e togliere il sapore un po’ selvatico che c’è se il coniglio non è giovane, se invece il coniglio è giovane, secondo mia mamma non va fatta la marinatura.

Ingredienti:
un coniglio, io non l’ho mai comprato dal macellaio o al super, uso solo quelli ruspanti.
per la marinatura: 1 bottiglia di vino, in questo caso ho usato vino rosso (cabernet), ma si può usare benissimo vino bianco, pepe nero in grani, 2 foglie d’alloro, un cipollotto tagliato a fette, qualche pezzetto di carota e sedano;
Carota, sedano, cipolla per il soffritto,
Olio extra vergine d’oliva q.b.
sale.

Marinatura:
Mettere i tranci di coniglio in una terrina (non metallica) versarci il vino, diluito con acqua, in modo che copra interamente la carne, aggiungere 8-9 grani di pepe, foglie d’alloro, e la cipollata tagliata a fette, e i pezzetti di carota e sedano; rigirare il tutto, coprire e lasciare in frigo almeno per una notte.

Cottura:
preparare il soffritto di cipolla, sedano, carota, (il mio era abbondante, vedi foto) con un po’ di olio extra v., quando la cipolla sarà leggermente imbiondita, adagiare i pezzi di carne, cercando di disporli non accavallati, far”sfrigolare” bene la carne da ambo i lati, finché avrà un colorito più chiaro; poi aggiungere pian piano un po’ di vino della marinatura, far asciugare, e salare a gusto, io in tutto avrò messo un cucchiaino di sale, ma a me non piace molto salato. Mettere il coperchio sulla pentola, e cuocere per un oretta, verificando che non si asciughi troppo ed eventualmente aggiungere vino della marinata quanto basta.


Il coniglio sarà pronto quando avrà un aspetto brunito, e infilando una forchetta nella carne, risulterà morbida e i pezzetti si staccheranno senza fatica, al più, aprite un pezzo e verificate.

Si può accompagnare alla polenta, e a delle verdure stufate tipo del radicchio tardivo con il porro.

Melt-in-Your-Mouth Chocolate Cake

…e anche questa ricetta l’ho presa qui:
http://chocolateandzucchini.com
è di semplicissima realizzazione, ma di gusto squisito, con la croccantezza dell’esterno e lo sciogliersi in bocca del cioccolato dell’interno.
Quello che conta è avere un cioccolato molto buono con un’alta percentuale di cacao (io ho utilizzato lindt 85%) ed un buon burro.
Come giustamente indica CZ è preferibile farla il giorno prima, o la mattina per la sera,
perché poi deve stare in frigo a riposare; non che non sia buona calda…anzi!!

Ingredienti: 200gr burro, 200 gr di cioccolato, 250gr di zucchero, 5 uova, 1 cucchiaio di farina (io ho provato con e senza, e senza preferisco, visto che l’ interno rimane morbido ed umido, preferisco che non si senta la farina)

Preparazione: accendere il forno a 200°, imburrare ed infarinare o foderare con carta da forno una tortiera delle dimensioni di 20 cm circa.
Far sciogliere il burro e il cioccolato a bagnomaria o al microonde, a bassa temperatura. Aggiungere lo zucchero e far raffreddare; unire le uova, una ad una, sbattendo bene con la frusta, ed aggiungere se volete il cucchiaio di farina.
Versare l’impasto nella tortiera ed infornare per 25 minuti, quindi far raffreddare un po’, estrarre la torta e far raffreddare completamente sopra una gratella.
Quindi riporla in frigo ed aspettare 🙂 ne vale la pena, è squisita!

Il mio pacchetto della Felicità!


Eccolo!
E’ arrivato, e mi ha cambiato la serata, che bello!!
E’ bellissimo ricevere una sorpresa, sopratutto quando la sorpresa è stata confezionata con cura, creatività, e generosità.
Grazie Monia, mi hai fatto felice!
E grazie anche al gran direttore d’ orchestra, Fiore, a quante cose sai fare? ma quante ne inventi? sei miiitica.

Il mio pacchetto è formato da un vasetto di marmellata di fichi neri, uva bianca e noci (..mmm me lo vedo già come possibile ripeno per dei ravioli di pasta frolla), poi c’è un vasetto di castagne al miele (non ho neanche fatto in tempo ad aprirlo, le abbiamo già finite, non sono riuscita a fotografarle, la gola ha avuto la meglio)

e delle ciambelline all’anice che proverò domattina per colazione, confezionate in una scatola di legno dipinta da Monia!! è bellissima!

Insomma..grazie, grazie, grazie!

Tarte Chocolat Poire Chocolat


Questa Tarte è veramente goduriosa, per gli amanti del cioccolato con le pere, come l’autrice di questa ricetta, http://chocolateandzucchini.com
che mi permetto di riportare tradotta:

Chocolate Pear Chocolate Tart

Per la pasta (tipo crostata)
– 150 g farina
– 20 g cacao non zuccherato
– 85 g burro
– 85 g zucchero
– un po’ di latte
per le pere
– 3 pere grandi
– 100 g zucchero
per la ganache
– 100 ml panna fresca
– 150 g cioccolato fondente (io ho usato un buon cioccolato al 70%)
– 2 tuorli
– 40 g burro

Iniziare con la pasta per la crostata, se avete un robot da cucina, meglio, altrimenti farete come me, a mano; unite in una terrina la farina, il cacao, lo zucchero ed il burro a piccoli pezzetti, mixate finché non otterrete una consistenza tipo sabbia. Aggiungere un po’ di latte e mixate di nuovo, quindi stendete questa pasta con le mani in uno stampo, preferibilmente di quelli antiaderenti (io ne ho usato uno per crostate in ceramica, imburrato ed infarinato)

Adagiare sulla pasta un cerchio di carta da forno, con dei fagioli secchi sopra, e infornate nel forno preriscaldato a 220°, per 20 minuti; poi lasciate raffreddare e togliete carta e fagioli.

Per la preparazione delle pere: pelarle, tagliarle in quarti e togliere il torsolo, adagiarle in una casseruola con l’acqua, spolverare con lo zucchero e portare ad un leggero bollore per 10 minuti, finché avranno un aspetto traslucido. Scolarle bene e far raffreddare.

Assemblare il tutto: versare la crema ganache sulla tarte, e adagiare sopra i quarti di pera. Lasciare la tarte in frigo per almeno 2 ore, finché si solidifichi la crema; prima di servire lasciarla a temperatura ambiente per 15 min.

Il risultato, è assolutamente godurioso (mi ripeto, lo so;) ) , innanzitutto farete morir d’invidia i vicini, perché il profumo di cioccolato fumante scivolerà fuori, poi “drogherete” i vostri ospiti con una dose massiccia di cioccolato, che si sa, fa bene all’umore, stimola le endorfine o no so come si chiamino, ma crea dipendenza!

Le foto sono quelle che sono, non sono bravissima ma sopratutto sono pigra e non ho mai voluto leggere le istruzioni della macchina…fate voi.

Torta morbida al ciocolato e pere


Questa ricetta l’ho presa qui: http://www.kucinare.it/user/ricetta.aspx?idricetta=113
l’ho modificata, aggiungendo un po’ di farina, e nautarlmente le pere.
Mi piace molto, rimane umida all’interno, e il gusto morbdo/umido el cioccolato, contrasta bene con la croccantezza e l’asprino delle pere (williams).

Ingredienti

per una torta da 22 cm

220 g cioccolato fondente ad alta percentuale di cacao (70%) – io ho utlizzato il novi
3 pere williams
120 g burro morbido
80 ml di acqua
170 g zucchero
130 g farina
2 cucchiai di fecola
4 uova
1 pizzico di sale

Preriscaldare il forno a 170 gradi.
Montare le chiare neve con un pizzico di sale e tenerle da parte.
In un pentolino portare l’acqua a leggera ebollizione, abbassare la fiamma al minino e versarvi il cioccolato spezzettato. Mescolare finché sia perfettamente sciolto.
Togliere dal fuoco, mescolando con una frusta, aggiungere nell’ordine i tuorli uno alla volta, il burro, lo zucchero e la farina setacciata.
Tagliare le pere in pezzettini piccoli (vedi foto) ed unitele al composto (se volete potete preparale prima, e lasciale riposare con qualche goccio di rhum).
Incorporare delicatamente le chiare montate.
Versare in una teglia, a bordi piuttosto alti, rivestita di carta forno (bagnata e poi strizzata) e cuocere per circa 50 minuti.
Verificare la cottura con lo stecchino, ma farlo molto delicatamente per evitare di rovinare la torta che è molto morbida.
Sformare e far raffreddare su una gratella.

Io la servo così, senza salse aggiunte, secondo me è completa, per il the del pomeriggio, magari al rhum o con il caffé.